ZUCCHERI E CERVELLO

3

“Lo zucchero serve al cervello”, “Lo zucchero serve ai muscoli”… ma sarà proprio così?

 

A dire la verità per anni si è sentito dire che lo zucchero era fondamentale per sostenere l’attività dei muscoli, per sostenere la funzionalità del cervello e in senso tecnico è vero che è cosi, cioè il muscolo in attività (soprattutto quando l’attività ha una certa intensità) necessita di zuccheri e il cervello è indubbiamente un organo che consuma tantissima energia in generale, e soprattutto zuccheri.

Quello che non veniva detto però è che gli zuccheri che servono ai muscoli e al cervello il corpo se li produce da sé a partire da alimenti ben più complessi, che non sono necessariamente lo zucchero, i dolci, i succhi, le bevande, ma sono per esempio la frutta e la verdura e i cereali integrali.

Quindi c’è stata in un certo senso una cattiva interpretazione di un’informazione che scientificamente è vera, ma che in termini di pratica quotidiana nella vita di tutti i giorni è stata poi tradotta male: è stata tradotta con l’invito a non ridurre questi alimenti zuccherini ma anzi a dire che questi hanno una propria funzione perché sostengono il metabolismo energetico di questi organi.

4In realtà gli zuccheri veri e propri nell’alimentazione quotidiana sostengono soltanto una cosa che è il palato: sono buoni e hanno logicamente questa grande capacità di dare un senso di soddisfazione che ci rende più dolce la parte amara della nostra vita e questa è stata la grande trappola per la stragrande maggioranza delle persone, nel senso che una volta i cibi di questo tipo in natura erano abbastanza rari e non semplici da procurarsi, man mano che l’alimentazione si è industrializzata, e devo dire anche man mano anche che l’industria ha capito quanto lo zucchero piacesse alle persone, lo zucchero è diventato sostanzialmente ubiquitario: lo si trova ovunque e fai veramente fatica a trovare certe categorie di alimenti che non abbiano zucchero aggiunto.

Chiaramente questo poi, aggiunto al fatto che noi abbiamo appunto una tendenza a ricercare nel cibo una soddisfazione ad altri aspetti psico emotivi che magari sono meno presenti della nostra vita, ecco che questa combinazione di due fattori cioè la presenza sul mercato di una quantità enorme di cibi con zucchero e la nostra tendenza a utilizzare questi cibi per compensare anche aspetti emotivi della nostra vita ha creato una miscela un po’ esplosiva, tanto esplosiva che oggi sappiamo che in paese come gli Stati Uniti si arriva a consumare fino a 70 chili di zucchero per persona ad anno. In italia non siamo a questo estremo, ma siamo molto molto al di sopra di quello che sarebbe il necessario.

Se poi sommiamo a questo aspetto il fatto che la stragrande maggioranza dei cereali che assumiamo (la pasta al pane riso, i grissini, i cracker, la pizza) sono raffinati, quindi viene tolta la fibra e dunque hanno una funzione all’interno del nostro corpo che se non si discosta di così tanto dallo zucchero, ecco capiamo bene in che situazione siamo.

2Poi aggiungiamoci gli sciroppi, le marmellate, i succhi di frutta, le bevande, insomma viene fuori una quantità di carico di zucchero veramente al di sopra delle nostre capacità metaboliche e cosa comporta questo? Beh comporta tutta una serie di problematiche, tant’è che se dovessimo scegliere una singola cosa che comporta un cambiamento alimentare, sarebbe proprio quella di eliminare gli zuccheri nella dieta quotidiana e mangiare cereali in quantità che variano a seconda dell’attività fisica che fai sempre al 100% integrali.

Questa sarebbe la mossa numero 1 perché lo zucchero purtroppo è legato ad una serie di problematiche: è un acceleratore dell’invecchiamento tramite un processo che si chiama glicazione, aumenta i livelli di insulina che comporta un maggior rischio di malattia cardio metaboliche e probabilmente anche di alcuni tumori, quindi è un alimento che di per sé non ci serve a molto e ci può potenzialmente fare dei danni.

Non significa che non si possa mai più mangiare nulla di dolce, il problema non sta lì. Non focalizziamoci sull’eccezione ma sulla quotidianità.

2Se ogni tanto ti mangi una fetta di torta, quanto zucchero c’è, se è uno zucchero integrale, se è lo zucchero mascobado… non ha nessuna importanza, fin quando è un’eccezione goditi l’eccezione senza troppi sensi di colpa. Se invece però questa pratica, che dovrebbe essere un’eccezione, la fai diventare una regolarità illudendoti che uno zucchero un pochino diverso ti faccia meno male, ti garantisco che non è così.

Allora quello che voglio dire è, cominciamo a lavorare sullo zucchero dentro al caffè, il biscottino la mattina, la fetta biscottata non integrale con marmellata, e guarda, che la marmellata sia senza zucchero non cambia niente perchè è zucchero puro di fatto, di per sè.

Cominciamo a lavorare su queste cose qui e non per questo motivo diciamo no a una fetta di torta quando andiamo al compleanno di un amico.

1

Quello che dico sempre è che sono le regole quotidiane a dover essere veramente corrette e non c’è nessun problema di tanto in tanto a concedersi un’eccezione e a farlo in maniera rilassata, perché è chiaro che nessuno vuole togliere il fatto che il cibo ha un aspetto emotivo, da piacere, fa parte della nostra interazione sociale… ma quello che possiamo invece evitare di farci del male con gesti magari nemmeno particolarmente piacevoli della nostra vita quotidiana.

Quindi la raccomandazione è:
– dai cereali bianchi passiamo agli integrali che è molto meglio e dosiamoli rispetto ala quantità di attività fisica facciamo.
– evitiamo zuccheri, dolci, dolcetti vari, succhi eccetera nella vita quotidiana e quando arriva giorno di festa in cui si vuole mangiare un dolce lo si mangia senza sensi di colpa.

 


Lascia un commento