Alimentazione dell’atleta agonista 

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Partiamo dalla premessa che ogni disciplina richiede uno stile alimentare ben definito dal tipo di substrato energetico di prevalente utilizzo; e così, ragazzi,  non avendo la possibilità di valutare soggettivamente, vi offro alcune nozioni base, utili per gestire la vostra alimentazione.

1° passo: calcolare le calorie introdotte mediamente in una giornata;
2° passo: valutare le proprietà alimentari degli alimenti mangiati;
3° passo: capire come distribuire e in quali tempi mangiare.

Ciascuno di voi terrà conto della quantità calorica richiesta per far fronte alle necessità quotidiane; non pensiate occorra essere necessariamente dei dietologi per far questo, semplicemente bisogna essere delle persone attente a ciò che si mangia.

Il primo passo è riuscire a calcolare le calorie ingerite nell’arco della giornata utilizzando delle semplici tabelle caloriche di riferimento;. Una volta calcolate le calorie, queste andranno prese come base per poi modificare solamente i tipi di alimenti e la loro distribuzione nella giornata stessa.

Il secondo passo consiste nel valutare se gli alimenti mangiati hanno o meno  le caratteristiche richieste per un atleta:

– I carboidrati o zuccheri devono essere prevalentemente a basso indice glicemico, a meno che non vi sia un bisogno energetico di pronto utilizzo, cioè nel pre-allenamento o nel post-allenamento. Anche in questo caso è molto facile capire, visto che le tabelle di riferimento sull’indice glicemico sono facilmente reperibili, anche via internet.
– Le proteine nella digestione si scindono in amminoacidi; non essendo questi accumulabili nell’organismo, se non sotto forma di muscolatura, è necessario ricavarli ogni tre ore circa da alimenti che ne siano ricchi. come carni, tonno, uova ecc.
– I Grassi hanno anch’essi la loro importanza sia come substrato energetico che come costituente delle membrane cellulari; è chiaro che le fonti di grassi da prediligere sono i vegetali e i pesci, inoltre le calorie offerte dai grassi andrebbero assunte nella prima parte della giornata.

terzo passo, quindi cerchiamo di capire quali alimenti e in quali tempi. I pasti devono succedersi a distanza di 2-3 ore circa; partiamo dalla colazione.

colazione 22.jpgLa colazione è il pasto più importante della giornata e dovrebbe anche essere  quello più ricco; in essa le proteine devono essere ad alta digeribilità, ovvero provenienti da fonti magre, visto che i grassi ne rallentano la digestione.
I carboidrati devono essere complessi e in una piccola quantità semplici.
I grassi devono essere di origine vegetale (ottimo il burro d’arachidi).
Direi che come percentuale di distribuzione trovo sia ottima il 60 carboidrati 35 protidi 15 lipidi.

Personalmente utilizzo e consiglio sempre per una colazione Bilanciata un supporto nutrizionale di Proteine vegetali in commercio; ne esistono di diverse qualità; il consiglio chiedete sempre prima di acquistare a qualcuno ben aggiornato. Noi consigliamo solo Prodotti con Timbro CONI. Assolutamente da escludere sopratutto se agonisti, qualsiasi altro prodotto non verificato dal CONI

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Gli spuntini devono darci una quantità di calorie limitata; qualora facciate un’attività in cui è richiesto un accumulo di glicogeno muscolare il consiglio è quello di sfruttare anche nello spuntino della mattina i carboidrati complessi, in modo tale da favorire l’accumulo di zucchero intramuscolare sotto forma di “glicogeno”;  negli spuntini serali, invece, in base anche all’orario dell’allenamento (vedi dopo), gli spuntini prevedono della frutta o zuccheri con indice glicemico intermedio.Anche negli spuntini occorrono proteine per continuare a favorire il recupero muscolare, oltre le altre esigenze fisiologiche.

Il pranzo è il secondo pasto più ricco; anche in esso, come nella colazione,  non si devono trascurare le diverse proprietà di protidi, lipidi e carboidrati; fermo restando le proteine e i carboidrati, i grassi dovranno essere  possibilmente inferiori, mentre  le fibre in aggiunta tramite le verdure.

La cena dovrà avere le stesse caratteristiche dei pasti fondamentali, colazione e pranzo, ma con quantitativo calorico inferiore; consigliati gli ortaggi, i quali hanno un indice glicemico molto basso, e il pesce, ricco di proteine e grassi insaturi.

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Alcuni atleti usano fare uno spuntino anche prima di andare a dormire, semplicemente per favorire il recupero muscolare durante la notte; in tal caso è utile ricorrere a degli integratori, i quali, essendo più leggeri, forniscono solo ciò di cui il muscolo ha bisogno, ovvero proteine a rilascio lento o determinati amminoacidi, come glutammina o arginina, che favoriscono la produzione ormonale, quindi ancora il recupero muscolare.

 

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6 risposte a "Alimentazione dell’atleta agonista "

    1. Ciao. Faccio Health Coach, sono un Kinesiologo. Non facciamo piani alimentari,ma piani dinamici per le preparazioni sportive e non. Collaboriamo spesso con nutrizionisti e con Personal trainer

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      1. Health Coach… sono un Kinesiologo e Consulenze ed educazione. Sono un professionista del Network marketing.
        Aiuti più persone EDUCANDOLE ad ascoltare e informarsi..cosa assai rara…

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